Nuova Riveduta:

Genesi 32:31

Il sole si levò quando egli ebbe passato Peniel; e Giacobbe zoppicava dall'anca.

C.E.I.:

Genesi 32:31

Allora Giacobbe chiamò quel luogo Penuel «Perché - disse - ho visto Dio faccia a faccia, eppure la mia vita è rimasta salva».

Nuova Diodati:

Genesi 32:31

Come egli ebbe passato Peniel, il sole si levava; e Giacobbe zoppicava all'anca.

Riveduta 2020:

Genesi 32:31

Il sole sorgeva appena egli ebbe passato Peniel; e Giacobbe zoppicava dall'anca.

La Parola è Vita:

Genesi 32:31

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 32:31

Il sole si levava com'egli ebbe passato Peniel; e Giacobbe zoppicava dell'anca.

Ricciotti:

Genesi 32:31

Subito gli si levò il sole, appena uscito da Fanuel; e andava zoppicando.

Tintori:

Genesi 32:31

Il sole si levava quando egli aveva oltrepassato Fanuel. Ma Giacobbe zoppicava da un piede.

Martini:

Genesi 32:31

E il sole venne a nascer subito, dopo che egli si fu avanzato di là da Phanuel: ed egli zoppicava del piede.

Diodati:

Genesi 32:31

E il sole gli si levò come fu passato Peniel; ed egli zoppicava della coscia.

Commentario abbreviato:

Genesi 32:31

24 Versetti 24-32

Molto prima dell'alba, Giacobbe, rimasto solo, più intensamente presentò le sue paure davanti a Dio in preghiera. Mentre era così impegnato, Uno dall'aspetto umano lottò con lui. Quando il nostro spirito è afflitto dalle infermità e i nostri grandi e profondi desideri non riescono a trovare espressione e vogliamo dire ancora più di quanto possiamo esprimere, la preghiera diventa una lotta con Dio. Tuttavia, sebbene provati o scoraggiati, dobbiamo prevalere e trionfare con Lui in preghiera, così prevarremo anche su tutti i nemici che ci cercano. Niente richiede più vigore ed esercizio incessante della lotta. È il simbolo di un vero spirito di fede e di preghiera. Giacobbe ci teneva alla sua terra e sebbene la lotta continuò a lungo, questa non scosse la sua fiducia, né fece tacere la sua preghiera. Egli voleva una benedizione e desiderava piuttosto farsi rompere tutte le sue ossa delle sue giunture che rimanere senza. Quelli che avranno la benedizione di Cristo devono decidersi a non rifiutarla. La preghiera fervente è una preghiera efficace. L'Angelo mette un segno durevole di onore su di lui cambiandogli il nome. Giacobbe significa "soppiantatore", "colui che con l'inganno prende il posto di un altro". Da ora in avanti egli sarà celebrato non per l'astuzia ma per vero valore. "Ti chiamerai Israele", "principe di Dio", nome più grande di quelli dei grandi uomini della terra. Egli è infatti un principe, il principe di Dio e sono effettivamente degni d'onore coloro che sono potenti nella preghiera. Avendo il potere di Dio, egli avrà anche potenza sugli uomini: egli prevarrà e conseguirà il favore di Esaù. Giacobbe dà un nuovo nome a quel luogo. Lo chiama Peniel, faccia di Dio, perché lì aveva visto l'aspetto di Dio e ottenne il favore di Dio. Accade a coloro che sono cari da Dio ammirare la sua grazia verso di essi. L'angelo che lottò con Giacobbe era la seconda Persona della Santa Trinità, Colui che fu palesemente Dio nella carne e che prendendo la natura umana fu chiamato Emmanuele, Osea 12:4-5. Giacobbe si fece male alla coscia. Poté servire a nasconderlo dall'abbondanza delle rivelazioni. Fece giorno: ecco l'aurora di quell'anima che ebbe comunione con Dio.

Riferimenti incrociati:

Genesi 32:31

Ge 28:19; Giudic 8:8,17; 1Re 12:25
Ge 16:13; Eso 24:10,11; 33:14,19-23; Nu 12:8; De 5:24; 34:10; Giudic 6:22,23; 13:21,22; Is 6:5; Giov 1:18; 2Co 3:18; 4:6; Ga 1:6; Ef 1:17; Col 1:15; 2Ti 1:10; Eb 11:27

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